Con l’arrivo e la diffusione della pandemia di Covid-19, il governo Italiano ha preso provvedimenti particolari volti alla riduzione dei contatti sociali tra le persone.

Queste restrizioni, tuttora in vigore e soggette a frequenti variazioni dai vari DPCM, rappresentano una notevole fonte di stress e stanno portando a conseguenze significative sulla salute mentale e fisica della popolazione.

Dalle ricerche recenti e dei resoconti dei pazienti, si assiste che la modifica delle abitudini di vita e la compromissione dei rapporti sociali, si associano talvolta in modo significativo ad un incremento del consumo di cibo, del consumo di sostanze ( quali fumo e alcol) e del tempo trascorso davanti a strumento tecnologici nelle varie età.

A volte questi comportamenti si associano a situazioni di solitudine e disagio preesistenti, quali difficoltà familiari e di coppia, stress lavorativo o scolastico, scarse relazioni interpersonali (familiari, amicizie, patner).

“Come intervenire in questo periodo storico e sociale difficile?”

“Quali strategie di aiuto e sostegno posso dare al paziente in difficoltà?”

Ecco un esempio di tecnica di intervento ABC usata per aiutare il paziente a gestire pensieri, emozioni e comportamenti disfunzionali legati alla situazione “devo restare a casa”.

Tratto da: https://www.stateofmind.it/
Il trattamento cognitivo comportamentale volto alla gestione di queste situazioni forzate legate all’emergenza COVID-19, prevede l’uso di tecniche che aiutino il paziente a modifica i propri pensieri negativi che spesso in questo periodo si associano a sentimenti negativi, come ad esempio ansia, depressione, sconforto, senso impotenza, malinconia e i comportamenti conseguenti.
L’apprendimento e l’applicazione di queste tecniche aiutano il paziente a ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, bensì a controllare e gestire meglio le proprie attività quotidiane.